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ArtReview POWER 100
01/12/2023

La classifica annuale delle persone più influenti nell'arte

KARABBING FILM COLLECTIVE

Il collettivo, proveniente dalla comunità indigena rurale nel Territorio del Nord dell'Australia e composto da membri che possono variare da 30 a 70 persone, realizza film che testimoniano il razzismo passato e presente, offrendo una visione alternativa oltre quella violenta storia. La loro ultima opera, "Night Fishing with Ancestors" (2023), presentata quest'anno in mostre personali alla Secession di Vienna, al Mori Art Museum di Tokyo e al Goldsmiths CCA di Londra, oltre che in varie proiezioni a livello internazionale, è tipica del loro stile, incentrandosi in modo informale sulla storia dei commercianti macassanesi del XVIII secolo, che navigarono lungo la costa australiana dall'Indonesia per raccogliere cetrioli di mare. Questo momento rappresenta un periodo di commercio collaborativo prima della violenza estrattivista del colonialismo bianco. Oltre al contenuto dei loro lavori, che mescola in modo onirico documentario, fantascienza e umorismo, è stata apprezzata anche la loro modalità decentrata di lavoro, in cui i profitti dalle proiezioni e i premi vengono reinvestiti nello sviluppo della propria comunità e nei continui sforzi per reclamare terre allo stato australiano.

ZANELE MUHOLI

"All'inizio, mostrare ciò che ho fatto era molto rischioso," ha raccontato Muholi a Numéro alla vigilia della loro retrospettiva presso la Maison Européenne de la Photographie. "Questo avveniva in un periodo in cui molti crimini d'odio si verificavano in Sudafrica e le persone volevano utilizzare la presenza delle persone queer come capro espiatorio per i propri fallimenti." La mostra a Parigi è stata l'ultima tappa di una mostra che ha già viaggiato al Gropius Bau, al Kunstmuseum Luzern e alla National Gallery of Iceland (e si dirige al Tate Modern l'anno prossimo), presentando 20 anni di fotografia incentrata su soggetti neri LGBTQIA+. "È stato un viaggio molto lungo arrivare dove siamo ora," dice l'auto-definita 'attivista visuale'. Hanno aperto l'Istituto d'Arte Muholi a Città del Capo l'anno scorso, offrendo residenze della durata di sei mesi a un anno, con uno stipendio, copertura delle spese di alloggio e studio; i frutti di ciò sono stati esposti in una mostra presso la galleria Jonathan Carver Moore a San Francisco a giugno. A febbraio, l'istituto ha presentato una mostra collettiva, EMBODYING #HER, mettendo in luce il lavoro di artiste donne già affermate e emergenti, identificandosi come queer.

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