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Another end of the world is possible
Julieta Aranda | Karrabing Film Collective & Elizabeth Povinelli
Mostra
FIGHTING WORDS
Silvia Giambrone
Martedì 22 Marzo 2022 (dalle ore 18.00 alle ore 21.00), Prometeo Gallery Ida Pisani – via Ventura 6, Milano, inaugura la mostra personale di Silvia Giambrone Fighting Words, con un testo di Paola Ugolini.
Fighting Words
PAST TO THE FUTURE
Giuseppe Stampone
Martedì 22 Marzo 2022 (dalle ore 18.00 alle ore 21.00), Prometeo Gallery Ida Pisani – via Ventura 6, Milano, inaugura la mostra personale di Giuseppe Stampone Past to the Future, con testi di Lorenzo Madaro e Rossella Farinotti.
Past to the Future
Julieta Aranda & Elizabeth Povinelli | Sconosciuto / Sconosciuti. Becoming Undead

Una conversazione con Emanuele Coccia, filosofo, professore presso l'École des hautes études en sciences sociales, Eben Kirksey, Ph.D. Associate Professor (Research), Alfred Deakin Institute, Julieta Aranda, artista, ed Elizabeth Povinelli, Franz Boas Professor of Anthropology and Gender Studies, Columbia University.

Stiamo diventando non-morti? Gli assemblaggi della tecnologia e del capitale ci stanno trasformando in corpi senza autonomia, in gusci “meno-che-umani”? L’incontro affronterà il tema dei non morti – vampiri, fantasmi e zombie – come figure generative. Tali figure saranno usate come metafore per riflettere diverse sfumature della condizione umana contemporanea. Il fantasma vuole portare indietro l'orologio e tornare alla gloria precedente. Gli slogan di campagne elettorali americane quali “Make America Great Again” e “Build Back Better” rappresentano in realtà solo sogni nostalgici infestati da desiderio e lamento. Mentre le moderne pratiche mortuarie aspirano a conservare la carne umana al di fuori della rete alimentare, lo zombie e il vampiro ci ricordano che le persone possono diventare predatori e prede, esattamente come altre specie animali. Gli zombie prefigurano il nostro destino comune nell'aldilà, quando diventeremo cibo per i microbi. Le idee sull'eccezionalismo umano presumono che viviamo al di fuori delle connessioni e relazioni ecologiche, in quanto mangiatori degli altri ma che non vengono mai mangiati. Poiché siamo tutti costretti a contrattare la condivisione con i virus, impercettibili parassiti che si nutrono delle nostre parti biochimiche costitutive, si presenta l'opportunità di riflettere sulla nostra relazione con Gaia e il suolo fecondo.

Un ciclo di incontri che hanno l'obiettivo di introdurre le tematiche di Unknown Unknowns, 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, attraverso i contributi di filosofi, artisti e critici e storici dell'arte chiamati ad affrontare i temi dello sconosciuto e dell'ignoto. L’evento è realizzato con il supporto di Franklin Templeton.

News
SANTIAGO SIERRA | Banner Suspended in Front of the Cove

L'opera "Banner Suspended in Front of the Cove" di Santiago Sierra, sarà esposta alla mostra collettiva “Do we need to travel to be happy?” all’Espace Foundation EDF di Parigi (Francia).

News
Zehra Doğan | Splendid Isolation

Splendid Isolation analizza come gli artisti creano (o hanno creato) lavori durante i periodi di isolamento. L'isolamento autoimposto può essere un vantaggio o addirittura una condizione necessaria per la pratica di alcuni artisti, ma per molti è una condizione determinata da fattori geografici, politici o biologici. Qualunque sia la causa del loro isolamento, numerosi artisti sfruttano la situazione per realizzare opere, sia per necessità, sia come strategia di uscita, come atto d'accusa, come testimonianza. Splendid Isolation riunisce una serie di storie e ensemble di artisti internazionali che lavorano o hanno lavorato in isolamento.

Con opere d'arte di Adrien Vescovi, Asim Abu Shakra, Danny Bergeman, David Byrd, Derek Jarman, Dom Sylvester Houédard, Eugenio Dittborn, Forrest Bess, Frank Walter, Hélène Amouzou, Hervé Yamguen, Hessie, Irma Blank, Judith Scott, Luciano Perna, Majd Abdel Hamid, Louise Bourgeois, Nalini Malani, Salam Atta Sabri, Sheroanawe Hakihiiwe, Shuvinai Ashoona e Zehra Doğan.

News
Santiago Sierra | Wall of 171,000 litres of water from the Mediterranean Sea

Un nuovo lavoro di Santiago Sierra sarà realizzato il 12 maggio a Plaça del Conqueridor, Arta, Mallorca (Spagna) - A cura di Fernando Gómez de la Cuesta.

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Rosanna Rossi | ON PAPER IX

Rosanna Rossi è tra i protagonisti della IX edizione di On paper negli spazi del MUSEO D'ART, Dolianova Arts Tower, Cagliari.

News
Dim Sampaio | Fotografia Europea - Circuito OFF 2022

Un albero venuto da lontano spunta accanto all’aula magna dell’università. Succede a Reggio Emilia. A Fotografia Europea, Circuito Off 2022, l’ateneo di Modena e Reggio evoca un mondo attraverso le radici e i rami di una pianta in cui il “sacro” accademico diventa “sacro” di popoli. Immagini, voci, canti, memoria che si propone come progetti di vita migliore.

Segnali dalla terra del rimorso: Comunità resilienti è l’installazione ideata dal pittore-performer Dim Sampaio, brasiliano-bolognese, da Sara Uboldi e Federico Montanari di Unimore, con la sonorizzazione di artisti come l’imolese Fabrizio Rivola e il “ravennate” Petar Stanovic.Inaugura sabato 7 alle 15 all’l’ex Caserma Zucchi- Palazzo Dossetti, a fianco dell’aula Magna. L’albero-scultura parlante sorgerà fino al termine della grande rassegna reggiana dedicata alla fotografia, il 15 maggio.

Nasce da una collaborazione tra il Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Modena e Reggio Emilia e il Dipartimento di Scienze storiche e Beni culturali di Siena.

E’ antropologia e arte sul campo, anzi sull’albero. La storia e la progettualità futura sorgono, spuntano, pendono, danzano dalla pianta. Nell’opera di Dim Sampaio immagini di antichi rituali sopravvissuti, di rovine che raccontano il territorio e la storia del passato si intrecciano a radici ancorate alla terra, alle rovine, testimonianze e vestigia del passato. “L’albero diviene metafora della forza delle comunità che, senza perdere la consapevolezza delle proprie origini, si aprono al mondo e all’altro”. 

E’ il senso delle Comunità resilienti, che nella difesa ambientale cercano vie nuove. Una specie di “Laudato Sì” di Francesco, il santo e il Papa, portato nei templi della cultura e della modernità della Padania.

Il titolo richiama il grande antropologo Ernesto De Martino e il suo libro “La terra del rimorso”, 1959, in cui cercava di capire i residui di arcaiche forme religiose nelle società tradizionali del Sud Italia, ponendo insieme anche la questione delle forme di resistenza culturale e le proiezioni dentro la modernità. 

Sampaio lavora su una piattaforma multimediale di foto e video dei territori, partendo dalle mappe, attraverso la loro proiezione su schermo e seguendo collegamenti narrativi tra esperienze, voci, vissuti, pratiche ancestrali, crisi e trasformazioni.

Il sud come metafora e realtà. Fabrizio Rivola e Petar Stanovic restituiscono il paesaggio sonoro: canti, preghiere, proverbi dialetti divengono patrimonio dell’umanità da trasmettere alle nuove generazioni. 

L’iniziativa è un’opera collettiva di artisti e popolazioni, compresa l’associazione Via Roma 0 di Reggio Emilia, collegata al progetto “CULTURA, BENESSERE E SALUTE” sviluppato dalle università in rete con Palazzo Magnani, Fondazione Nazionale Danza Aterballetto, Archivio di Stato di Modena, Biblioteca Panizzi.

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Artisti
Mao Tongqiang
Regina José Galindo
Julieta Aranda
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